Clicca qui per vedere la pagina dedicata alla vegetazione delle dune costiere La Costa del Sud � una delle aree pi� calde e aride della Sardegna, ci� � ampiamente dimostrato dalla flora e dalla vegetazione naturale che si rinviene sia nellarea costiera che in quella collinare esposta a mare. Nelle zone pi� interne del Monte Santo di Pula, Is Cannoneris e Punta Sebera si hanno invece condizioni climatiche diverse, sia per effetto delle precipitazioni pi� consistenti che per le temperature medie notevolmente pi� basse dovute alla quota e alle esposizioni tendenzialmente fresche. Nella fascia costiera sino ai 300-400 m di quota dominano le macchie pi� termofile dellOleo-Ceratonion Br.-Bl. 1936 Guin. & Dron. 1944 em. Rivas-Martinez 1975, mentre nelle aree collinari e montane queste cedono il posto ai boschi di sclerofille facenti capo allalleanza del Quercion ilicis Br.-Bl. 1936 em. Rivas-Martinez 1975 e in taluni casi alle formazioni miste di agrifoglio (Ilex aquifolium L.) e leccio (Quercus ilex L.) o ai boschi relittuali di tasso (Taxus baccata L.). Lungo il litorale ritroviamo la formazione savanoide a barboncino mediterraneo (Cymbopogon hirtus (L.) Janchen), le garighe a cisto (Cistus sp.) e lavanda (Lavandula stoechas L.), le macchie a olivastro e lentisco (Oleo-Pistacietum lentisci Molinier 1951), quella a euforbia arborea (Asparago albi-Euphorbietum dendroidis Biondi & Mossa 1992), a sparzio villoso (Calicotome villosa (Poiret) Link) e la boscaglia a ginepro turbinato (Oleo-Juniperetum turbinatae Arrigoni, Bruno, De Marco & Veri 1985 corr.). Sulle dune si rinvegono spessissimo lammofileto [Echinophoro spinosae-Ammophiletum australis (Br.-Bl. 1921) Gehu, Rivas-Martinez & Tuxen 1972], il crucianelleto (Crucianelletum maritimae sigmetum) e la boscaglia a ginepro coccolone (Pistacio-Juniperetum macrocarpae Caneva, De Marco & Mossa 1981) che nella zona di Chia e del Capo Teulada raggiunge il suo massimo splendore. Limitatamente alle aree pi� occidentali di Capo Teulada e in particolare nella zona di Porto Pino si rinvengono anche le formazioni boschive a pino daleppo (Pinus halepensis Miller) e quercia spinosa (Rusco aculeati-Quercetum calliprini Mossa 1990).
Le specie arboree e arbustive pi� interessanti dellarea costiera sono sicuramente il ginepro coccolone [Juniperus oxycedrus L. ssp. macrocarpa (S. & S.) Ball], la genista della Valsecchi (Genista valsecchiae Brullo & De Marco) la quercia spinosa (Quercus calliprinos Webb), il pino daleppo (Pinus halepensis Miller) e il rarissimo ramno a foglie dolivo [Rhamnus lycioides L. ssp. oleoides (L.) Jahandiez & Maire], segnalato solo per il Capo Teulada e la zona di Monte Santo di Pula in tutta la Sardegna. Tra le specie endemiche (entit� esclusive di un dato territorio) pi� interessanti ricordiamo la silene di Corsica (Silene corsica DC.), il limonio (Limonium tigulianum Arrigoni & Diana), il radicchio di scogliera [Hyoseris taurina (Pamp.) Martinoli], la ginestra di Moris (Genista morisii Colla) e lastragalo di Terracciano (Astragalus terraccianoi Valsecchi). Vanno anche ricordate entit� dinteresse fitogeografico rarissime come la cressa (Cressa cretica L.) presente solo nello stagno di Piscinn�, il sedano di Sardegna [Apium crassipes (Koch ex Reichenb.) Reichenb fil.], segnalato per la zona di Agumu e il poligono di Ray (Polygonum raii Bab.). Nellarea montana dominano invece le formazioni della macchia a erica e corbezzolo [Erico-Arbutetum unedi (Mol.) All. & Lacoste 1980], i boschi di leccio (Quercetum ilicis sigmetum) e subordinatamente le formazioni a sughera (Quercus suber L.). Interessanti sono anche i boschi misti con agrifoglio (Ilex aquifolium L.) e le formazioni a tasso (Taxus baccata L.) presenti nellarea di Punta Sebera e Monte Santo di Pula. Tra le specie endemiche delle zone collinari e montane meritano dessere citate lo spillone del Sulcis (Armeria sulcitana Arrigoni), la ginestra dellEtna [Genista aetnensis (Rafin.) DC.] e la vetriola di Soleirol [Soleirolia soleirolii (Req.) Dandy]. Per quanto concerne invece le entit� dinteresse fitogeografico ricordiamo la splendida peonia [Paeonia mascula (L.) Miller ssp. russii (Biv.) Cullen & Heyw.] segnalata nel Sulcis solo per la zona di Monte Santo di Pula e Punta Sebera e la digitale rossa (Digitalis purpurea L.) che spesso presenta una infiorescenza raggiungente i 40-50 cm.
Relativamente alla vegetazione ripariale va detto che gli alvei dei torrenti sono solitamente dominati da boscaglie a oleandro (Nerium oleander L.) o salici (Salix purpurea L., Salix alba L.), da boschi ripariali di ontani [Alnus glutinosa (L.) Gaertner] e limitatamente alla parte finale del Rio di Chia da una boscaglia in cui si rinviene lagnocasto (Vitex agnus-castus L.), splendido per le sue fioriture estive azzuro-lillacine. |
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